giovedì 27 dicembre 2007

Tornare o partire?

lunedì 24 dicembre 2007

Mis tierras queridas

martedì 18 dicembre 2007

Mamma, forse non torno...

La Spagna supera l'Italia

Per la prima volta la Spagna ha superato l'Italia per il prodotto interno lordo pro capite. Secondo gli ultimi dati di Eurostat, tra il 2005 e il 2006 il pil pro capite spagnolo è salito dal 103 al 105 per cento rispetto alla media dei paesi dell'Unione europea. Nello stesso periodo, invece, quello italiano è sceso dal 105 al 103 per cento.
Già nel 2004 la Spagna aveva superato la media comunitaria, ma non si era mai piazzata davanti all'Italia.

lunedì 17 dicembre 2007

Nemmeno nel '15-'18 ... o si?

Fermo, 17 dicembre 2007 – [...] I supermercati e centri commerciali ieri e l’altro ieri sono stati letteralmente presi d’assalto. Le previsioni che annunciano maltempo ancora per qualche giorno, hanno fatto scattare il campanello d’allarme tra la gente, preoccupata di rimanere senza provviste. Gran parte dell popolazione, già predisposta a uno stato d’allerta per lo sciopero dei trasportatori dei giorni scorsi, è stata presa da una sorta di ansia da viveri. Un’ansia che ha assunto toni più elevati nel pomeriggio di sabato, quando la neve ha iniziato a cadere con maggiore intensità su tutto il territorio. La gente ha riempito i carrelli di ogni genere di cose. Chiaramente l’attenzione si è concentrata sui generi alimentari. Se le previsioni meteo dovessero esser confermate, si preannunciano momenti di fuoco per centri commerciali e supermercati [...].

domenica 16 dicembre 2007

Si el hombre pudiera decir

Anche una domenica prenatalizia apparentemente improduttiva può avere il risvolto della medaglia; Olga mi ha appena fatto un regalo sotto forma di versi che hanno provocato in me dolci sensazioni e febbrili desideri:

Si el hombre pudiera decir lo que ama,

Si el hombre pudiera levantar su amor por el cielo

Como una nube en la luz;

Si como muros que se derrumban,

Para saludar la verdad erguida en medio,

Pudiera derrumbar su cuerpo, dejando solo la verdad de su amor,

La verdad de sí mismo,

Que no se llama gloria, fortuna o ambición,

Sino amor o deseo,

Yo sería aquel que imaginaba;

Aquel que con su lengua, sus ojos y sus manos

Proclama ante los hombres la verdad ignorada,

La verdad de su amor verdadero.

Libertad no conozco sino la libertad de estar preso en alguien

Cuyo nombre no puedo oír sin escalofrío;

Alguien por quien me olvido de esta existencia mezquina,

Por quien el día y la noche son para mí lo que quiera,

Y mi cuerpo y espíritu flotan en su cuerpo y espíritu

Como leños perdidos que el mar anega o levanta

Libremente, con la libertad del amor,

La única libertad que me exalta,

La única libertad por que muero.

Tú justificas mi existencia:

Si no te conozco, no he vivido;

Si muero sin conocerte, no muero, porque no he vivido.

Los placeres prohibidos (1931)

Luis Cernuda


domenica 2 dicembre 2007

Se ne saranno accorti gli altri spagnoli?

L'Argentina è un crogiolo di popoli che convivono e compartono lo stesso senso di appartenenza ad paese.
Nonostante questa forte necessità di trovare un'identità nazionale e riunirsi sotto un'unica bandiera, la stessa che trovi ovunque, dalla capitale federale ai più piccoli villaggi, resta viva la voglia di mantenere le tradizioni dei propri padri, che in cerca di una vita (migliore, o semplicemente di una vita), sono partiti da paesi lontani ed hanno portato le rispettive ricchezze culturali (e non solo...) a queste nuove terre.
E vengono celebrate: ogni anno nelle città più importanti viene organizzato 'el Encuentro de las Colectividades' che riunisce tutti le comunità più rappresentative.
In quello di Rosario vincono su tutte quelle italiane e spagnole come si può ben immaginare e sbirciando tra le varie colectividades italiane per cercare la mia regione, le Marche, che naturalmente non c'è, ho fatto caso ad un piccolo particolare: i Paesi Baschi o Euskadi in Euskera, non vengono inseriti tra le comunità spagnole ma sono sotto la voce 'Mas paises europeos'.
Flipas!
Continuando, ogni colectividad fa una breve storia e mostra le sue ricchezze in campo artistico e culinario, così come la comunità basca che scrive: "En esta tierra vasca y poseedora de este grupo étnico permanecieron libres los vascos rigiéndose por gobiernos y leyes propias durante siglos y siglos, hasta que les fue arrebatada su libertad" (in questa terra basca detentrice di questo gruppo etnico, i baschi restarono liberi reggendosi su governi e leggi proprie per secoli e secoli finché non gli fu sottratta la libertà).
Per spunti di riflessione: Manifiesto de Udalbiltza.

sabato 1 dicembre 2007

Come autodeprimersi un sabato notte

" Si ripete [...] la contraddizione fondamentale del fascismo e del favore di cui godette presso gli italiani: di un movimento sovversivo che si muta, con la presa del potere, in ricostruttore e potenziatore del vecchio Stato. La veemenza con cui Berlusconi si è scagliato contro uno dei capisaldi del vecchio Stato, la giustizia, è tipica di una borghesia che vuole distruggere lo Stato liberale per costruirne uno a suo completo servizio."

via L'Espresso


sabato 24 novembre 2007

Parole, parole, parole

Nella Costituzione della Repubblica Italiana, su 16.692 parole:

31 riguardano la libertà;

63 i diritti;

27 i doveri e obbligazioni;

3 la dignità;

10 la/e autorità;

5 la democrazia;

33 il lavoro e i lavoratori;

25 il popolo.

Che dite, i conti tornano?

Making a video

OFF.F, né punti né unti

Quando leggo certe cose mi sento come Beppe Grillo quando si incazza, la Bestia che è in me esce fuori e inizia a farmi male la pancia, maledetta.
Come fanno a mentire così spudoratamente? Non hanno aggiornato il sito o sono davvero convinti di quello che scrivono?


Andiamo per punti:
il MIUR in collaborazione con Cineca da un po’ di tempo ha messo su un sito, OFF.F - Offerta Formativa, dove puoi trovare tutti i corsi di laurea, di primo e secondo livello, di tutte le facoltà di tutti gli atenei di tutte le città d’Italia.
E fin qui ti viene da dire: “WoW!”
Io dissi “Ficooo!”, però il senso è lo stesso, insomma non divaghiamo.

Marina, cioè io, filtra tutte le specialistiche umanistiche e sociali attivate negli atenei romani, da’ un’occhiata, scorre la lista, vede un titolo che le garba alla vista, ma che il suo cervello etichetta come inutile ai fini lavorativi, lo clicca, legge gli obiettivi formativi, scende giù fino a sbRocchi occupazionali, legge e nota che il sangue nelle vene subisce una trasformazione, non sa bene se si stia densificando o surriscaldando; in parole plebee, si sta incazzando: “I laureati del corso di laurea specialistica in Teorie e Tecniche della Conoscenza potranno esercitare funzioni di elevata responsabilità nei vari settori dell'industria culturale e in istituti di cultura, nonché in tutti gli ambiti che richiedono specifiche competenze disciplinari unite a capacità critica e abilità nella rappresentazione delle conoscenze.

Funzioni di elevata responsabilità, me lo rileggo, me lo ripeto col pensiero e a voce alta; funzioni di elevata responsabilità usciti dall’università...

Ma chi vogliono prendere in giro? Davvero ci reputano così abbocconi?

Magari è un caso isolato, penso, andiamo avedere un altro corso che mi interessa:
· Funzioni di alta responsabilità in imprese, amministrazioni statali, regionali e degli enti locali impegnati in processi e strategie di internazionalizzazione
· Incarichi manageriali in imprese private che operano nella fornitura di servizi per la internazionalizzazione
· Responsabilità elevate di analisi e gestione in enti, organismi ed agenzie internazionali
· Inserimenti in società di consulenza con rilevanti attività nell'area internazionale
· Direzione e coordinamento scientifico in uffici studi e dipartimenti di ricerca in istituzioni economiche nazionali ed internazionali
· Attività di docenza e formazione nel campo dello studio dei fenomeni economici internazionali

Incarichi manageriali, funzioni di alta responsabilità, direzione e coordinamento?¿?¿?¿?

Se troviamo lavoro come “Buongiorno, sono Marina, in cosa posso aiutarla?” in un centro di attenzione telefonica o come cameriera in un McDonald già è tanto.
Se non vanno i vecchi in pensione noi non andiamo da nessuna parte!

Richiesta: si faccia avanti chi ha ottenuto un impiego come manager o direttore dopo la specialistica, senza che il datore di lavore facesse parte del suo circolo familiare, insomma, senza raccomandazioni.

Mi è venuto il sangue verde.

domenica 18 novembre 2007

Ellos también pueden y tú!

L'ho sempre detto che la Spagna sta avanti con gli annunci pubblicitari. Da poco più di una settimana una ditta di detersivi per i panni ha lanciato una campagna di sensibilizzazione contro le differenze di genere tra le mura domestiche. Di seguito il video che sta avendo un successo enorme:



Inserisco anche una semplice traduzione per cogliere a pieno il senso:

Checco si è alzato, ha fatto la lavatrice e non è morto.
Checo ha scoperto una cosa, fare i panni non è una sofferenza.
Vedi che non ci vuole niente, non dovete nemmeno lasciare il telecomando.

Loro possono farcela, e tu, e tu, e tu, e tu.
Loro possono farcela, e tu, e tu.

Adesso lo sanno tutti... le mutande non si lavan da sole!
Cantava e lavava e non si è mai perso la formula uno.

Signori ricordate! La macchina con il buco che gira non è il forno.

Non confondetevi di buco che nella lavatrice ci mettete il pollo.

Come dicono qui: es genial!

sabato 17 novembre 2007

Una casa per tutti

Qui in Spagna forse non hanno ancora assimilato bene l’avvento dell’easy open per i recipienti di alluminio e continuano a fabbricarne anche senza; se non ci fai caso, compri tonno, asparagi bianchi o piselli in scatola che devi aprire con apriscatole, se ce l’hai, altrimenti colpendo la punta di un coltello sulla parte superiore rischiando una crisi nervosa e di spaccarti la mano e far uscire litri di sangue finendo stramazzato al suolo.

Forse ho esagerato un po’ però, fino a mezz’ora fa, avrei voluto uccidere il mondo quando mi capitò quanto descritto sopra.

Poi mi son messa in salone a vedere Eduardo Manostijeras che è l’equivalente di Edward mano di forbici e durante un intermezzo pubblicitario hanno emesso un annuncio del governo in merito ad una campagna a favore dei giovani.

Il Ministerio de Vivienda spagnolo (una specie di ministero della casa) si impegna con un decreto reale (a volte dimentico che c’è la monarchia...) a incentivare l’emancipazione dei giovani dai 22 ai 30 anni che abbiano un salario non superiore ai 22.000 euro lordi annui finanziando 210 euro mensili per l’affitto (intesi per un appartamento intero).

Lo avevano annunciato il 18 settembre scorso e il governo era stato accusato di populismo in vista delle elezioni presidenziali del 2008. In risposta hanno già aperto gli uffici dove potersi presentare con tutta la documentazione necessaria pero poter far richiesta.

Il decreto verrà messo in vigore a partire dall’01 gennaio 2008.

Lunedì vado in Avenida de Asturias y me apunto.

Non sapranno bene che l’apriscatole è ormai inutile però almeno qui hanno una politica per i giovani.

Depressione post-viaggio

Parlo da sola. Sono le 3:05 e parlo da sola. Fuori ci sono 7º sotto zero. Io, sotto le coperte Ikea. La chiamano insonnia.

Il ritorno dall’Argentina sta risultando più duro del previsto: poca concentrazione, non si parla d'altro, ho già terminato la scorta di dulce de leche e alfajores che mi son riportata, si compra Quilmes per dimenticare e per ricordare e perché ci piace, pochi soldi, il frigorifero desolato, non si esce, si vede un mezzo film affittato, un occhio appoggiato sullo schermo della tv, l’altro fisso sul PC, caricando foto di rincontri.

...

Ieri mi son addormentata alla fine, tra foto, ricordi, la palpebra che chiedeva aiuto e il computer al bordo del letto. Ha rischiato di decedere, povero.

Avevo iniziato il post per scrivere le mie sensazioni post viaggio visto che durante mi è stato praticamente impossibile: il digital divide mi ha reso la vita difficile, soprattutto al momento di andare a controllare lo stato del mio conto corrente. Accenno solo che a El Calafate la connessione internet in tutto il paesino era di 256KB, il che significa che ogni volta che cliccavi per aprire una pagina nuova, ci mettava minomo 4 minuti a caricarsi e ho le prove:

Dicevo che dopo un mese di assenza, causa viaggio al sud del mondo, sarebbe giusto commentare queste 3 settimane ma non ne ho la minima intenzione. In quessto momento non riesco a mettere nero su bianco quello che i miei occhi hanno visto, la mia pelle toccato e il mio corpo sentito. L'unico modo di condividere parte della mia avventura è cliccando qui.

venerdì 12 ottobre 2007

Pronti, partenza, via.



Siamo pronte. Bagagli fatti, scarpe ai piedi, passaporto in mano e soldi nella carta di credito.

Non manca niente, solo...Olga dov'è?¿?

Ancora non è tornata e l'aereo alle 23 e 55 spicca il volo.

L'emozione non ha voce, dicono. In silenzio ascolto il palpitare del mio cuore in ansia.

Sensazione sublime.

martedì 9 ottobre 2007

L’arrivo a Madrid di una mia amica Gioiese e gioiosa e l’acquisto della nuova versione dell’ ipod nano si sono fusi ed hanno fatto riemergere ricordi perugini a base di profumo di cioccolata calda, pasta ai quattro formaggi alle 5 del mattino, Mutandine e calzini bianchi fino alle ginocchia :S e musiche fluttuanti per i vicoli della città. Jazz, Yann Tiersen e Jolaurlo.

Vi assicuro che un pezzo così ascoltato in metro la mattina presto vi prepara al nuovo giorno. Manca qualche virgola, ma non so dove metterne. Qualche suggerimento? Prima ascoltatevi il pezzo, che merita.






sabato 6 ottobre 2007

Twitter mania

Così la chiamano. E realmente lo è. E parlo per esperienza personale.
Scoprì questa social network casualmente, decidendo di aggiungere un ex collega (neanche tanto) di lavoro tra i miei contatti Messenger, cliccando poi sul link del suo blog e infine leggendo nella colonnina di destra un badge (si tratta di un piccolo banner o riquadro que si incorpora ai blog e permette di visualizzare aggiornamenti, per esempio di Flickr, come quello che ho io a destra) dallo sfondo verde e con su scritto quello che Guido stava facendo in quell’istante o aveva appena fatto o fece una o due settimane fa.

Avendo il dito impulsivo come dice un altro collega di lavoro non potevo far altro che premere il tasto sinistro del mouse ed entrare in un tunnel dal quale non credo uscirò molto presto.

Basta iscriversi e si ha a disposizione 140 caratteri che puoi usare per scrivere ciò che vuoi.

Naturalmente se poi nessuno li legge non ha più molto senso perchè poi alla fine non altro che un mezzo per comunicare.

Va bene che comunicare con sè stessi è importante e che a volte ce n’è più bisogno di quanto uno creda, però questa è un’altra storia su cui scriverò in un secondo tempo.

Dicevo che i tuoi micropost possono essere letti da altri utenti che possono o no essere iscritti a Twitter e tu stesso puoi quindi leggere quelli degli altri.

Gli altri possono essere i tuoi amici, conoscenti o semplicemente gente che incontri in rete, che non conosci per niente, ma che alla fine termini per conoscere e seguire in tutti i loro spostamenti.

Sì, perché Twitter ha vari supporti da cui puoi scrivere e inviare i messaggi, dal Messenger al cellulare, giusto per citarne un paio e puoi quindi aggiornare coloro che ti seguono e ricevono notifiche ogni volta che scrivi un messaggio.

Ed è totalmente gratis.

Immagina che i tuoi amici vicini e lontani si iscrivessero a Twitter e tutti attivassero la ricezione de vostri rispettivi cinguettii (Twitter in italiano significa appunto cinguettare, cinguettio) via cellulare, ricevereste aggiornamenti su cosa dicono, pensano o fanno in quel preciso istante, senza dover inviare nessun sms e senza spendere una lira.

In Spagna è usato da molti utenti, 1219 nel maggio 2007 secondo una pubblicazione sulla twitosfera e alcuni di loro hanno organizzato anche un incontro twittero lo scorso 2 di ottobre dalla cyberlife alla real life y fué todo un exito.

In Italia gli utenti in quello stesso periodo erano molti meno, solo 706 secondo la stessa fonte tenendo in conto che la Spagna conta 44 milioni di abitanti mentre in Italia siamo quasi 59 milioni, possiamo concludere che il fenomeno è molto più esteso nella penisola iberica che nel bel paese.

Di seguito un video molto più sintetico delle mie 468 parole (le ho contate, sì, sì, una ad una):


lunedì 1 ottobre 2007

Me mudo

Il cielo di Madrid piange. I panni stesi fuori gocciolano come nasi raffreddati. Come quando non puoi trattenere le lacrime di un pianto accorato.

Ottobre inizia come da copione, la luce fioca dell’abat-jour, il plaid rosso sopra il divano pronto a riscaldarti, la tv di sottofondo e un nuovo diario virtuale da cominciare.

Il vecchio era ormai saturo, ci ho vomitato sopra di tutto un po’.

Anche qui rigurgiterò quanto di più sgradevole e allo stesso tempo delizioso possano produrre le sinapsi del mio cervello.

Non è un punto a capo, bensì un punto e virgola che cambia d’abito, si raccoglie in un nuovo spazio aperto e parlante.

Come il cielo di Madrid, stanotte, che vomita gocce grigie e lampi vibranti.