sabato 17 novembre 2007

Depressione post-viaggio

Parlo da sola. Sono le 3:05 e parlo da sola. Fuori ci sono 7º sotto zero. Io, sotto le coperte Ikea. La chiamano insonnia.

Il ritorno dall’Argentina sta risultando più duro del previsto: poca concentrazione, non si parla d'altro, ho già terminato la scorta di dulce de leche e alfajores che mi son riportata, si compra Quilmes per dimenticare e per ricordare e perché ci piace, pochi soldi, il frigorifero desolato, non si esce, si vede un mezzo film affittato, un occhio appoggiato sullo schermo della tv, l’altro fisso sul PC, caricando foto di rincontri.

...

Ieri mi son addormentata alla fine, tra foto, ricordi, la palpebra che chiedeva aiuto e il computer al bordo del letto. Ha rischiato di decedere, povero.

Avevo iniziato il post per scrivere le mie sensazioni post viaggio visto che durante mi è stato praticamente impossibile: il digital divide mi ha reso la vita difficile, soprattutto al momento di andare a controllare lo stato del mio conto corrente. Accenno solo che a El Calafate la connessione internet in tutto il paesino era di 256KB, il che significa che ogni volta che cliccavi per aprire una pagina nuova, ci mettava minomo 4 minuti a caricarsi e ho le prove:

Dicevo che dopo un mese di assenza, causa viaggio al sud del mondo, sarebbe giusto commentare queste 3 settimane ma non ne ho la minima intenzione. In quessto momento non riesco a mettere nero su bianco quello che i miei occhi hanno visto, la mia pelle toccato e il mio corpo sentito. L'unico modo di condividere parte della mia avventura è cliccando qui.

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